I canti

La tradizione dei canti nel nostro paese si perde anch’esso nella notte dei tempi.

Una volta si cantava nelle osterie la domenica e nelle feste. Si cantava al termine dei lavori primaverili nella vigna, quando frotte di zappatori scendevano dalla collina con la zappa in spalla dopo una faticosa giornata di lavoro… Essendosi persa, nel corso degli decenni recenti, questa usanza, la nascita della corale “Louis Cunéaz” a Gressan ha permesso di perpetuare la tradizione dei canti che un tempo si sentivano nei villaggi.

Infatti, nel 1960, due anni dopo la sua nascita, il direttore della corale, Pietro Brocard, propose e insegnò ai componenti del gruppo una delle sue composizioni iniziali “La voix de Gressan”nella quale vengono esaltate la bellezza del paese ed i sentimenti di orgoglio per essere un abitante di Gressan. Pietro Brocard ha musicato alcuni testi scritti da Vauterin come “Melodia d’amore” e “ Verte campagne” e la preghiera, scritta da Bernin,“La madonna del gigante”, che viene interpretata dalla corale durante le numerose esibizioni al pubblico.

All’inizio degli anni 1970, la corale interpretò una marcia con l’armonica a bocca. In questo periodo i fratelli Impérial, membri della corale, decisero di adattare il suono dello strumento a un motivo del grande Rossini. La “Martse de Gressan” nasce da questa importane adattamento, anche se non è tipica della tradizione del nostro comune.  [Corale Louis Cunéaz et frustapot de Gressan]

torna all'inizio del contenuto