News istituzionali

29 Febbraio 2016

Célébrés les anniversaires de l’Autonomie et du Statut spécial

Jpeg
Dimanche 28 février 2016, au Palais régional

Le Président de la Région Augusto Rollandin, le Président du Conseil de la Vallée Marco Viérin et le Président du Conseil permanent des Collectivités locales Franco Manes ont pris la parole aujourd’hui, dimanche 28 février 2016, à l’occasion des célébrations du 70e anniversaire de l’Autonomie et du 68e anniversaire du Statut spécial.

Les célébrations ont été ouvertes par le Président des Collectivités locales Franco Manes, qui a lancé un appel à l’unité: L’image symbole de cette journée, tirée de l’Archive Bérard, nous amène au présent le souvenir d’une belle journée de fête : des valdôtains sortis de la guerre, affaiblies par la fatigue des jours et du travail, mais qui sont – enfin ! – des âmes libres, des citoyens qui vivent l’élan d’une paix reconquise. Dans cette image de rachat, nous retrouvons femmes et hommes, générations différentes, les uns à côté des autres, au pied de notre drapeau rouge et noir. La musique est protagoniste parmi l’allégresse des coutumes typiques et dans ce scénario s’enlèvent les voix du fléau et de l’accordéon. Ce n’est pas du simple folklore en noir et blanc: dans ces visages il y a la volonté de se reconnaître communauté, j’y retrouve l’orgueil et la fierté d’être valdôtains.

L’autogoverno è un bene di tutti noi e, proprio per questo, come amministratori comunali, ci sentiamo fortemente responsabili nei confronti di tale specificità. Al pari di un bene pubblico, materiale o immateriale, è impossibile escluderne alcun soggetto dalla sua fruizione, senza snaturarne l’identità.

È però la sua rappresentazione che deve adeguarsi allo spirito del tempo, che deve renderla viva e permetterci di intravedere, attraverso di essa, il nostro futuro, come slancio ideale e di speranza, ma anche e soprattutto come programma, un impegno di lavoro quotidiano da compiere.

Jpeg

 

Se dovessimo misurare lo stato di salute della nostra specificità, infatti, ritengo che oggi non sia in discussione la persistenza dei suoi valori nel nostro tessuto politico, comunitario e sociale, ma che sia invece urgente e necessario riflettere sulla qualità della rappresentazione contemporanea dell’ideale autonomista.

I garanti e i depositari di tale ideale sono sicuramente gli uomini e le donne delle Istituzioni, ma anche e soprattutto la collettività nel suo insieme: i valori civili non sono per loro natura patrimonio di una élite o, peggio, di una fazione, bensì sostanza di tutti, così come patrimonio immateriale di tutti è la nostra esperienza autonomista.

Favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale e sulla base del principio di sussidiarietà da parte della classe politica rappresenta infatti, a mio modo di vedere, un passaggio sostanziale nel rinnovo di un patto sociale fra pubblico e privato, con il fine ultimo di perseguire il benessere della comunità.

Le Président du Conseil de la Vallée Marco Viérin a mis l’accent sur : Le trasformazioni del sistema economico valdostano e quelle che si sono registrate a livello nazionale ed europeo a seguito della crisi, sommate al dibattito in corso sulle riforme costituzionali, ci impongono uno sforzo più che mai necessario nel ridefinire, non già i principi, ma alcuni orientamenti da adottare per sviluppare e realizzare l’autonomia, l’identità e le basi economiche e sociali della comunità valdostana. Il faut avoir la volonté de travailler ensemble pour répondre aux défis de notre société et de notre futur. Un défi pour donner, surtout à nos jeunes, une formation solide, adaptée à notre époque et à nos racines, pour renforcer leurs potentialités et leurs compétences. Il faut leur offrir les instruments pour être des acteurs dynamiques dans la société, conscients de leurs responsabilités, de leurs droits mais aussi de leurs devoirs.

Con la riforma costituzionale in corso si apre una stagione di messa a punto dell’elenco delle competenze regionali iscritte nello Statuto speciale.  È un fatto importante, che riguarda non soltanto i tecnici, e neppure soltanto il Consiglio Valle, ma tutti i Valdostani. La nostra autonomia non deve isolarsi, ma deve essere sempre più attenta e capace di confrontarsi anche con le altre realtà. Dobbiamo entrare in questa fase come comunità intera, e dobbiamo metterci umilmente all’ascolto di tutte le voci, favorire il dibattito e la trasparenza. Dovremo dare l’ultima parola ai valdostani, che devono potersi esprimere sulla nostra Carta fondamentale, come d’altra parte avverrà per la stessa Carta costituzionale italiana con il referendum d’autunno.

In parallelo dovremo anche riappropriarci dell’autonomia materiale, cioè della concreta possibilità di governo della Valle che ci deriva dallo Statuto ma che è limitata dai vincoli finanziari, amministrativi e dalla legislazione nazionale ed europea.

È il caso di vincoli esterni e puntuali che non possiamo adattare, come la durata della residenza in Valle per accedere all’assistenza, oppure nei dettagli regolamentari europei sull’allevamento in montagna.

Quest’autonomia materiale deve diventare oggetto di analisi politica e tecnica, ed entrare nel dibattito tra noi valdostani e in Consiglio Valle.

Pour sa part, le Président de la Région Augusto Rollandin a souligné La riforma costituzionale in corso di approvazione rappresenta un passaggio delicato, fondamentale per il futuro dell’Italia e, in particolare, della Valle d’Aosta. In autunno, è previsto che sia sottoposta a referendum, con molte incognite e una certezza: se la riforma sarà confermata dal voto popolare, occorrerà attrezzarsi per darle concreta applicazione, mentre, qualora fosse respinta, le conseguenze politiche potrebbero essere radicali, con probabili elezioni anticipate. Il nuovo testo della Costituzione ha sollevato numerose critiche, ma non mancano di certo gli aspetti positivi.

Il principio della “specialità” continua a essere riconosciuto e confermato, anche nel nuovo impianto costituzionale. Inoltre, grazie all’impegno congiunto dei Parlamentari e dei Presidenti delle Regioni a Statuto Speciale e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, siamo riusciti ad ottenere il riconoscimento del principio dell’intesa per l’eventuale revisione degli Statuti, a riconferma del metodo pattizio che deve essere posto alla base dei rapporti tra lo Stato e ogni Autonomia speciale.

Questo renderà possibile procedere, con maggiori serenità e garanzie, anche all’aggiornamento del nostro Statuto speciale.

Au cours de ces années, nous avons investi au mieux pour rationaliser les services et éviter les dysfonctionnements, tout comme nous avons continué à miser sur les secteurs stratégiques.

En cette période de pénurie de ressources, il est absolument nécessaire d’utiliser pleinement les possibilités qui nous sont offertes par l’Union européenne. Je fais référence, en particulier, aux fonds communautaires.

Grâce à la naissance de la Macro-région alpine, nous pouvons enfin prononcer le terme « montagne » avec orgueil. Nous ne sommes plus les « zones défavorisées » décrite dans les Traités européens, mais un territoire avec ses particularités, qui devons certainement faire face à des problèmes spécifiques, mais qui en même temps nous avons nos propres identités ainsi que de nombreux atouts. Il est, alors, important de réfléchir à la possibilité de prévoir la création de nouvelles formes de fiscalité qui nous permettraient de soutenir la vitalité de nos territoires, et ce aussi en regardant aux dispositions de notre Statut en matière de zone franche.

L’attenzione al territorio, alle caratteristiche intrinseche di una regione di montagna non devono però farci ripiegare su noi stessi, situazione che sarebbe anacronistica in una realtà sempre più globalizzata. Mantenere le nostre radici ben salde, le nostre tradizioni, l’attenzione al nostro ambiente è fondamentale, così come è fondamentale farci conoscere oltre i confini alpini, perché il turismo è la nostra carta vincente e perché la nostra qualità della vita, fatta di piccole cose e genuinità, è apprezzata in tutto il mondo. In pochi anni tutta la nostra regione sarà coperta dalla banda ultra larga, che ci permetterà di sfruttare al meglio il nostro posizionamento e i nostri atouts culturali e ambientali. Dobbiamo per questo prepararci per cogliere le importanti opportunità, sia nel settore del turismo che in quello commerciale, per esportare i prodotti valdostani o, perché no, anche il nostro stile di vita.

                                                                                                                                             Fonte:  Ufficio Stampa – Presidenza del Consiglio Regionale

Célébrés les anniversaires de l’Autonomie et du Statut spécial

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